Milano, 27 marzo 2025 – Oggi, presso lo Spazio Davide Campari a Sesto San Giovanni (Milano), si è tenuto l’incontro “Inspiring printing, nuovi paradigmi nella comunicazione stampata” in cui Canon ha presentato i risultati della ricerca condotta dal Centro Studi Printing di Stratego Group relativi all’evoluzione del settore della stampa nelle strategie di comunicazione di marca e al ruolo dello stampatore nel suo rapporto con agenzie e brand.

Un’occasione di analisi e confronto importante per comprendere come i nuovi paradigmi di comunicazione influenzino le scelte di investimento dei brand, le modalità di lavoro delle agenzie e, di conseguenza, il ruolo dei Printing Service Provider (PSP): tra nuove sfide, aspettative e opportunità.

La ricerca, riassunta in un approfondito e articolato report, ha coinvolto un campione di 19 agenzie – con clienti attivi principalmente nel settore alimentare, beverage, retail e servizi – e 18 brand presenti in Italia – di grandi, medie e piccole imprese operanti in diversi settori, con una prevalenza di aziende produttrici.

Concentrandosi su 4 aree tematiche, il report ha evidenziato come il ruolo dello stampatore stia
evolvendo in un contesto sempre più complesso e dinamico, in cui la conoscenza delle tecnologie digitali e la capacità di integrarle con le soluzioni tradizionali siano fattori chiave per il successo.

Rapporto tra comunicazione digitale e stampa
Dal report emerge come i nuovi paradigmi della comunicazione abbiano ridefinito, ad esempio, il rapporto tra obiettivi, canali di informazione e budget. Uno degli elementi che emerge è che le risorse da investire per la stampa non superano mai quelle impiegate nel digitale.
Ciò non significa, tuttavia, che l’efficacia della comunicazione stampata non venga riconosciuta, soprattutto quando si tratta della costruzione di brand awareness, della fidelizzazione dei clienti, della connessione emozionale con gi stessi e dell’attivazione immediata del target tramite l’utilizzo di QR code.

In generale, cataloghi, volantini e brochure restano i mezzi stampati più utilizzati e la comunicazione massiva interessa sempre meno: per catturare l’interesse del pubblico, lo strumento vincente è sicuramente la personalizzazione. In tal senso, l’efficacia del packaging creativo, emersa nell’indagine, testimonia la necessità di usare confezioni e imballaggi come forma di comunicazione per distinguersi dai competitor. Inoltre, un rinnovato interesse verso l’advertising cartaceo suggerisce l’importanza della stampa nelle campagne di brand awareness, in un’ottica di maggiore memorabilità. A questo si aggiunge il contributo della comunicazione visiva outdoor e indoor, in cui l’uso di applicazioni di stampa di grande formato rafforzano l’impatto visivo e la comprensione dei messaggi identitari dei brand, contribuendo a generare il cosiddetto “effetto WOW”.

La stampa si conferma dunque come il canale preferenziale per esprimere autorevolezza, rendere riconoscibile il brand e intensificare la percezione di messaggi e valori aziendali.

L’uso della stampa
Dall’indagine risulta evidente che, sia per i brand che per le agenzie, il tema valoriale sia l’elemento distintivo della stampa. Uno strumento che gioca un ruolo comunicativo, oltre che funzionale e connesso agli obblighi di legge.

Il trend principale, in questo senso, sembra essere la ricerca di elementi creativi, distintivi, personalizzanti e, nel caso dei brand, anche di materiali innovativi. La stampa, proprio per il suo impatto emotivo, necessita di supporti in grado facilitare la memorabilità del contenuto narrativo e di generare impressioni tattili coinvolgenti. L’uso di materiali sensoriali offre al pubblico l’impressione di maggior cura, vicinanza e dedizione, a fronte di una quotidianità sempre più digitale e distante. L’osservatore, di fronte a un contenuto stampato e personalizzato, si sente apprezzato e coinvolto in un contatto diretto con il brand.

Il rapporto con lo stampatore
In questo scenario lo stampatore (PSP) assume il ruolo di consulente sia per le agenzie che per i brand.

Il fattore più ricercato diventa la qualità di stampa, mentre il prezzo più basso non è una discriminante nella scelta del fornitore; sono invece molto importanti la puntualità nella consegna e il rapporto costo/qualità. Altre caratteristiche ricercate, in particolare dai brand, sono la versatilità nella gestione di diversi tipi di progetto e la capacità di gestire quantità variabili, sia piccole che di grandi tirature. Le agenzie danno molto peso anche alla capacità di consulenza nella scelta dei materiali, delle finiture e delle tecniche di stampa più adatte a un determinato tipo di applicazione.

A fronte di questa tendenza, le agenzie ricevono dagli stampatori principalmente suggerimenti su come migliorare il design o la funzionalità dei prodotti da stampare, mentre i brand raccolgono informazioni sulle novità tecnologiche, sulla capacità di stampa e sui possibili supporti.

Tuttavia, dal report emerge che, sebbene il PSP non sia più considerato solo un fornitore, è ancora coinvolto solo una volta nel processo di produzione, per migliorare il design o la funzionalità del prodotto. Mentre se fosse attivato durante la fase strategica e progettuale, potrebbe portare la sua esperienza per promuovere, ad esempio, aspetti legati alla sostenibilità o suggerire soluzioni di stampa come touchpoint in iniziative multicanale e via di accesso al digitale.

Si evidenzia, dunque, un importante spazio di manovra in cui il PSP potrebbe inserirsi per proporre soluzioni di comunicazione da adottare, anche in una logica di miglioramento ed efficientamento del rapporto stampa-digitale. Non solo fornitore, ma interlocutore strategico, il PSP potrebbe distinguersi costruendo competenze e relazioni, diventando un riferimento anche oltre la propria offerta diretta.

La relazione con le tecnologie di stampa
L’analisi, infine, si concentra sulla stampa digitale, cercando di sondare la reale conoscenza delle sue potenzialità e dell’utilizzo concreto per le esigenze di comunicazione da parte dei due cluster (agenzie e brand).
Il risultato che emerge è che le tecnologie di stampa e i vantaggi offerti da queste ultime sono conosciuti e ampliamente valorizzati. Viene però sottovalutato o, poco considerato, l’aspetto di sostenibilità: area in cui i PSP potrebbero apportare il proprio expertise.

Il report prosegue analizzando applicazioni e soluzioni di stampa attraverso casi concreti di successo dei clienti Canon, dimostrando il grandissimo potenziale della stampa nel generare emozioni e centrare importanti obiettivi strategici. L’unico limite è l’immaginazione.

In conclusione, ciò che emerge dalla ricerca è il fatto che oggi i PSP possono davvero fare la differenza, proponendosi come consulenti a 360 gradi, offrendo soluzioni innovative e personalizzate, adattandosi alle nuove esigenze del mercato e alle richieste di brand e aziende, con le quali possono costruire relazioni solide e durature.

“Le tecnologie di stampa Canon rappresentano un potente strumento creativo per i brand, permettendo di realizzare comunicazioni visive di grande impatto. I Printing Service Provider, grazie alla loro esperienza e specializzazione, sono in grado di offrire consulenze strategiche e soluzioni personalizzate che integrano perfettamente stampa tradizionale e digitale. Questo approccio consente ai brand di distinguersi sul mercato, valorizzando al massimo ogni progetto di comunicazione. Siamo fieri di aver lavorato alla costruzione di una ricerca che approfondisce le caratteristiche del mercato, fornendo preziose indicazioni per affrontare le nuove sfide e opportunità” afferma Davide Balladore, Marketing & Innovation Director DP&S di Canon Italia.

E’ possibile richiedere il report completo al seguente link: https://www.canon.it/business/insights/articles/insight-report-mercato-italia

Note:
1 Canon RF 20mm F1.4L VCM amplia la copertura complessiva e la versatilità della gamma, che già comprende i modelli RF 24mm F1.4L VCM, RF 35mm F1.4L VCM e RF 50mm F1.4L VCM oltre a RF 70-200mm F2.8L IS USM Z e RF 24-105mm F2.8L IS USM Z.
2 La ghiera del diaframma è inattiva per il controllo dell’apertura nelle riprese fotografiche quando si utilizza l’obiettivo con le fotocamere del sistema EOS R immesse sul mercato prima di maggio 2024.
3 Importante: il Voice Coil Motor (VCM) integrato in RF 20mm F1.4L VCM emette un campo magnetico di basso livello. Sebbene l’uso sia generalmente sicuro, si consiglia di consultare il proprio medico se si è portatori di pacemaker o altro dispositivo medico, per evitare eventuali problemi. Quando l’obiettivo non è collegato alla fotocamera o quando la fotocamera è spenta, i componenti dell’ottica potrebbero produrre dei rumori. Si tratta di un fenomeno normale e non di un malfunzionamento. Piccoli movimenti durante il trasporto non influiscono sulle prestazioni.
4 Gli obiettivi resistenti alla polvere/umidità sono dotati di un anello in gomma sull’innesto che può causare una leggera abrasione sull’attacco della fotocamera. Ciò non influisce in alcun modo sulle prestazioni dell’obiettivo o della fotocamera.